Il paradigma del Data Driven

Prima di analizzare i vantaggi della gamification, qualche parola va spesa per contestualizzare il fenomeno nel mutato scenario aziendale, tra il processo di digitalizzazione in corso, accelerato da smart working, e una nuova filosofia nel modo di vivere il rapporto tra lavoratore e azienda e tra azienda e mercato.

Il data driven indica la scelta di una azienda di affidarsi alla lettura e analisi dei dati per elaborare le strategie di mercato e migliorare la competitività. Questo processo, senza dubbio vincente e molto produttivo per le imprese, si fonda però sulla raccolta precisa e puntuale e sulla analisi metodica dei dati aziendali, sia per il monitoraggio delle attività interne (produzione, formazione del personale, consumi telco e costi di manutenzione ad esempio), che per quelle esterne come marketing & sales.

Quanto più saremo in grado di acquisire i dati, catalogarli correttamente, analizzarli costantemente, tanto più saremo in grado di misurare i risultati della nostra strategia data driven e, di conseguenza, modulare, modificare o perseguire il percorso intrapreso.

Più dati, quindi, significa più informazioni e maggiore chiarezza dell’andamento aziendale.

La digitalizzazione e l’approccio aziendale

Tutti i Dirigenti quadro, e i vari CMO, CFO, CEO, HR, SALES MANAGER che lavorano in aziende strutturate, si trovano ad affrontare la strategia del data driven e a dover costruire i tools per rendere agevole ed affidabile l’acquisizione dei dati.

Gamification aziendale: come incrementa produttività e fatturato dell'azienda

Il processo è meno banale di quel che sembra, se si considera che il mondo del lavoro e la società stessa sono (per fortuna e giustamente) popolate da “millennials”, cioè da generazioni meno avvezze alla cultura digitale e manifestano una certa ritrosia all’uso degli strumenti digitali.

Se questo fenomeno è stato notevolmente mitigato dallo smart working causato dalla pandemia e da una sempre maggiore diffusione di app digitali per l’accesso alla maggior parte dei servizi e dei prodotti, le aziende di oggi devono accentuare la necessità della digitalizzazione in ogni reparto.

L’indole competitiva e il gaming

In questo scenario si inserisce la gamification aziendale.

Scopriamo di cosa si tratta e come può migliorare le performance in ogni reparto, in particolare produttività e fatturato. Vediamo come.

La gamification fa leva su due elementi che caratterizzano la psiche umana: l’indole competitiva e la noia.

Sembrerebbero problematiche infantili e adolescenziali, ma non è così. Sono infatti fenomeni insiti alla natura umana che hanno risvolti molto positivi se canalizzati e guidati da applicazioni mirate e funzionali allo scopo.

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Anche in questo caso la tecnologia digitale ci aiuta a capitalizzare le nostre risorse, attraverso un sistema semplice e molto efficace, che consiste di trasformare l’attività quotidiana in una forma ludica e competitiva attraverso la quale si ottengono molteplici risultati, alcuni dei quali per nulla scontati e di non facile approccio con le tecniche tradizionali.

“Gamificare” incrocia quindi la nostra indole competitiva, cioè la voglia di mettersi in gioco e primeggiare attraverso un sistema premiante e fidelizzante, con il rischio “noia”, cioè l’appiattimento e la mancanza di interesse sia interne alla struttura (personale) che esterna (clienti).

In questo semplice processo lineare emergono altri elementi, per nulla secondari, che possono migliorare la strategia data driven.

Marketing, formazione, HR e HCM: quando gaming fa rima con crescita

Che si tratti di acquisire e fidelizzare i clienti, o misurare i risultati della formazione interna o ancora velocizzare e ottimizzare il recruiting di nuove risorse, la gamification è lo strumento sempre più utilizzato da aziende e imprenditori per massimizzare i risultati e aumentare la produttività.

Gli esempi si susseguono e sono sempre più numerosi e autorevoli, soprattutto nelle realtà sia produttive, dove l’organizzazione digitale è alla base dell’aumento dell’efficienza (tempo minore impiegato) e produttività (qualità) per un ottimale funzionamento aziendale.

strategia people analytics

Attraverso l’uso del gaming si ottiene innanzitutto il risultato di far emergere le singole individualità attraverso il riconoscimento di ciascuna di esse. Il coinvolgimento del dipendente, dunque, che si sente coinvolto nelle sue individualità, considerato e che sarà inevitabilmente più motivato. La competizione amichevole tra lavoratori e tra i vari reparti, genera una relazione e motivazione in più che prescinde da eventuali risultati monetari.

La divisione in squadre/reparti e il superamento di “missioni” creano un virtuoso volano di fluidità e crescita della comunicazione tra reparti e, ora come ora ancora più importante per ricreare quell’ambiente relazionale perso nella recente emergenza sanitaria, rendono questi flussi “visibili” e “misurabili” dal manager.

L’approccio appena descritto si basa sull’utilizzo del software come SAAP (software as a performance). La versatilità dello strumento ne suggerisce l’utilizzo in qualsiasi reparto, con la possibilità di personalizzare il meccanismo ludico sulla base degli obiettivi che esso si pone.

Se pensiamo al fatturato, ad esempio, e ai reparti che partecipano alla sua crescita, pensiamo subito ai reparti di marketing e di sales. In quest’ambito la gamification può essere la chiave del successo sia sul fronte interno (per migliorare la collaborazione tra i due reparti), sia su quello esterno (fidelizzare il cliente rendendolo parte attiva senza annoiarlo).

Gamificare l’impresa per aumentare il coinvolgimento del personale e ottimizzare performance di vendita e di produttività, attraverso l’introduzione nei passaggi chiave della propria azienda, rappresenta uno dei punti cardine per affrontare le nuove sfide di mercato con strategie data driven.