I social media (ad es. Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram, ecc.) sono la porta di accesso a milioni di persone (e di potenziali clienti) in ogni un istante. Che la tua azienda offra servizi 4.0 con contenuti altamente innovativi, piuttosto che parti meccaniche realizzate di carpenteria, non puoi evitare di confrontarti con la forza e la potenza degli strumenti social.
Nei primi tempi in cui Facebook accumulava milioni di iscritti, la cosa a cui le aziende dedicavano maggior risorse era “essere su facebook”. Si trattava (e in molti casi si tratta) di esperienze deludenti, poco significative e fuorvianti perché fanno un uso distorto dello strumento social. La semplice pagina Facebook, il profilo Twitter… lasciati allo sbando con poche informazioni e contenuti non rilevanti non fanno altro che depotenziare l’immagine aziendale e mettere in pericolo addirittura il rapporto con la clientela, presente e futura.
È necessario fare un ulteriore passo in avanti: decidere raggiungere semplicemente i clienti online è solo la definizione della meta, creare pagine e profili è il primo passaggio, ma la fase importante è quella della condivisione e del rafforzo delle dinamiche di coivolgimento del pubblico tramite i social media.
Quello che i social media possono davvero fare per la tua azienda te è aiutarti a definire il tuo business, la tua realtà e i valori con i quali sei presente sul mercato. Per farlo devi uscire dalla comfort zone della tua azienda e dei suoi muri ed entrare nel mondo in cui sono i tuoi clienti. Sia reale che digitale.
Mediamente un’azienda B2B è presente su 6 social media (Fonte: Content Marketing Institute)
In questo post vogliamo descrivere alcune azioni per portare te e i tuoi clienti a sviluppare relazioni e costruire una cultura solida per la tua azienda al di fuori delle mura della tua attività commerciale/produttiva. L’obiettivo non è solo quello di avere successo sui social, ma di incrementare il coinvolgimento offline dei clienti, per aumentare il traffico in negozio, aumentare i margini delle vendite e rafforzare il rapporto di fedeltà con i clienti.
La chiave per trovare vantaggi online-offline grazie ai social media deve essere chiara e concisa.
Gli utenti non cercano messaggi confusi o fuorvianti e soprattutto: non hanno tempo!
L’ultima cosa che sicuramente cerchi è: creare confusione. Fortunatamente Facebook rende tutto potenzialmente semplice e lineare.
Come coniugare le proprie pagine online con la fisicità di una rete retail?
Una buona strategia è quella di coinvolgere online gli utenti, per poi realizzare il vero valore all’interno del punto vendita.
In questa prospettiva troviamo ad esempio azioni come:
- coupon da usare in negozio accessibili solo tramite pagine Facebook
- promozioni e incentivi per le condivisioni e i “like” ricevuti
- programmi di brand ambassador per i clienti più fedeli
- gestione della brand loyalty coordinando online e offline
- valorizzazione delle recensioni e dei referral
le azioni possono trasformarsi in obiettivi di successo se la creazione del rapporto online-offline è creata da una relazione semplice, immediata e veloce. Cosa significa? Che lo strumento utilizzato per un simile piano deve portare una user adoption spontanea, deve essere semplice da utilizzare per l’utente medio e deve gestire dati e collegamenti in tempo reale.
Rendere i dipendenti brand ambassador, premiare la fedeltà di marca dei clienti e incentivare i venditori sono solo alcuni dei progetti che possono coinvolgere i tuoi canali Facebook e la realtà del punto vendita. Avere la possibilità di seguire il tutto con precisione e rapidità è perciò fondamentale.
Nel 2018, negli USA, è previsto che vengano spesi 15.36 miliardi di dollari nel marketing B2B associato ai social media (Fonte: Statista)
La reale difficoltà è però quella di non appesantire le organizzazioni: negli ultimi anni abbiamo assistito al fallimento di progetti importanti proprio perché erano legati a logiche macchinose, lente e difficili da imparare e utilizzare. La chiave del successo passa attraverso la “pigrizia”: l’uomo è un animale per sua natura pigro, i social network assecondano (per alcuni aspetti) questo e cercare di far leva attraverso software e applicazioni complicate da imparare e da usare è il peggior modo di avviare un progetto. Ecco perché mettere al centro un’interfaccia semplice e una user experience adeguata è ciò che per noi è importante tanto quanto la programmazione della struttura tecnica.
Se stai cercando un’opportunità per valorizzare le campagne immagine di marketing virale, la troverai in Instagram.
Instagram ha rivoluzionato il modo in cui le campagne di marketing vengono organizzate e gestite.
La portata, dal punto di vista d’immagine, di questa piattaforma social è incredibile e in continua ascesa. Su Instagram immagini e video vengono condivisi, re-postati e visualizzati in un circolo infinito, simile a quello che da bambini si cercava di fare con il “telefono senza fili”; ciò che cambia è che, in questo caso, il messaggio si riproduce senza distorsioni e con una velocità di propagazione che non ha eguali nella storia dell’advertising.
Ogni persona presente in negozio diventa un potenziale reporter, un tramite attraverso cui prodotti, servizi e visual merchandising si raccontano al mondo.
Come gestire a proprio vantaggio questa potenzialità?
Prima di tutto avendo sempre un monitoraggio continuo della coerenza fisica delle scelte di visual merchandising. Nel progetto Bata Malesia abbiamo visto come il controllo della disposizione vetrine e dei prodotti all’interno dei negozi sia stato uno degli elementi vincenti dell’applicazione di gamification che abbiamo creato e sviluppato.
Un’immagine su Instagram raggiunge tassi di engagement superiori del 23% rispetto allo stesso contenuto su Facebook (Fonte: Business Of Apps)
In secondo luogo è molto importante incentivare e monitorare le condivisoni e i messaggi che il pubblico condivide. Farlo può essere molto dispendioso, ma non se si riesce ad incanalare il flusso di informazioni con uno strumento digitale.
Configuare uno strumento in grado di essere, allo stesso tempo, causa ed effetto del fenomeno social, non è per nulla semplice. Molte aziende sottovalutano questo punto, indirizzando le proprie risorse e i propri sforzi su strumenti e azioni inefficaci e difficili da utilizzare.
Chi lavora con i social network sa bene che si tratta di un mondo con delle regole, delle abitudini e delle modalità di comunicazione. La necessità maggiore è quella di muoversi su un binario coerente, parlando “la stessa lingua” e coinvolgendo le persone.
La nostra esperienza? Ci dice che oggi come non mai le aziende hanno una potenzialità enorme dal punto di vista d’immagine. Arginarla e controllarla è impossibile, gestirla e farne un vantaggio è invece un obiettivo realizzabile ed efficace, grazie all’applicazione di tecniche di gamification efficienti.